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Il Parco dei Sette Fratelli

Il Parco dei Sette Fratelli è uno dei principali polmoni verdi dell'Isola, luogo amato e rinomato per rilassanti e rigeneranti escursioni, nell’estremità sud-orientale della Sardegna.

Con circa 60 mila ettari di territorio, di cui quasi diecimila ricoperti di foreste, il parco regionale dei Sette Fratelli è uno dei più estesi di tutta l’Italia. La sua superficie comprende le punte montagnose e la foresta demaniale omonime, le foreste di Castiadas e quella di Monte Genis, interessando il territorio di una decina di Comuni di Sarrabus e basso Campidano. Burcei è l’unico centro abitato, a 700 metri d’altitudine, completamente circondato dal parco.

Qui si sviluppano numerosi percorsi di mountain bike e sentieri tracciati di trekking, compresi nel tratto sardo del sentiero Italia. I complessi montuosi raggiungono vette di circa mille metri: le più alte sono Serpeddì, monte aguzzo alto 1067 metri, da cui il tuo sguardo dominerà il golfo degli Angeli, e punta sa Ceraxa, uno dei Sette fratelli. Il massiccio - come indica il nome - è costituito da sette vette granitiche intervallate da profonde gole, ricoperto da foreste e attraversato da torrenti: a nord-est si gettano negli stagni del Sarrabus, verso ovest confluiscono nel rio Maidopis, mentre nel versante meridionale scorre il rio sa Ceraxa, che sbocca a Geremeas, nel litorale di Quartu Sant’Elena. L’acqua caratterizza il paesaggio: ti imbatterai in piscine naturali, piccole cascate e rigagnoli che si fanno strada tra rocce granitiche.

Il parco è un trionfo della natura, un ecosistema complesso, con endemismi e peculiarità specifiche, tra cui un inquilino d’eccezione: il cervo sardo. Sui rilievi, a volte aspri e di difficile accesso, predominano la foresta-macchia di lecci, sughere, roverelle, ginestre e un sottobosco ‘mediterraneo’ dai mille profumi e colori, come corbezzoli, timo, lavanda, erica e viburno. A quote più basse, crescono mirto, lentischi, olivastri e ginepri. Oleandri, pioppi e salici contornano le sponde dei ruscelli. La ricca vegetazione è habitat di cinghiali, conigli, lepri, martore, gatti selvatici, nonché specie rare o endemiche. I daini vivono in apposite aree recintate, mentre i mufloni sono stati reintrodotti dal 1987 sul Monte Genis. Nella foresta che ricopre il rilievo gli appassionati di birdwatching potranno osservare le rarissime aquile reali, falchi pellegrini, barbagianni ed esemplari di astore sardo, rapace endemico sardo. È compresa nel parco l’oasi faunistica dei Sette Fratelli - circa sei mila ettari di splendidi paesaggi nei territori di Burcei e Sinnai -, uno degli areali di eccellenza per il cervo sardo.

La cornice naturale è di rara bellezza: vertiginosi salti roc